In che modo collaborano Ortottista e Ortodontista?
Marzo 2, 2018
Visione e masticazione si influenzano fra loro e concorrono a determinare anche la postura dell’individuo.
Infatti il nostro corpo è in continuo adattamento per effetto delle influenze ambientali che di volta in volta si presentano.
Il movimento della bocca si realizza attraverso una catena di muscoli di cui fanno parte quelli del collo, della faccia, della lingua e del cingolo scapolo-omerale; questi muscoli sono strettamente collegati a quelli delle altre catene corporee che agiscono nella statica e dinamica del nostro corpo.
Come accennato in precedenza, ogni difetto visivo può indurre fenomeni adattivi del capo, atti al compenso funzionale della patologia, con possibili ripercussioni sulla posizione della mandibola nello spazio e, attraverso le catene muscolari, sui bilancieri posturali della parte inferiore del corpo: bacino e piedi.
Viceversa la malocclusione può determinare una posizione patologica del capo, allora è il sistema visivo che si deve adattare modificando l’asse. Ciò determina un potenziamento asimmetrico dei muscoli oculari e, da un punto di vista clinico, gli occhi non sono in grado di puntare contemporaneamente la stessa mira.
Tale squilibrio, porta gli assi oculari in una situazione di non ortogonalità, inducendo un possibile torcicollo oculare.
Per questo motivo l’approccio multidisciplinare ad una problematica, che è solitamente considerata di un solo specialista, è capace di aprire orizzonti diversi, offrendo la possibilità di ottenere una risposta molteplice e precisa su più aspetti dell’individuo.
In tal senso abbiamo effettuato uno studio multidisciplinare, ad ampio spettro e a doppio cieco, con l’obiettivo di eseguire uno screening multimodale reso possibile dalla collaborazione tra ortottista e ortodontista nella valutazione dei disturbi visu-motori e cranio-facciali, nel complesso sistema stomatognatico.